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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum, I, 104
 
originale
 
[104] Quaero igitur, vester deus primum ubi habitet, deinde quae causa eum loco moveat, si modo movetur aliquando, post, cum hoc proprium sit animantium, ut aliquid adpetant, quod sit naturae accommodatum, deus quid appetat, ad quam denique rem motu mentis ac rationis utatur, postremo quo modo beatus sit, quo modo aeternus. Quicquid enim horum attigeris ulcus est: Ita male instituta ratio exitum reperire non potest.
 
traduzione
 
104. Ci? pertanto che io innanzitutto desidero sapere ? dove abiti codesto vostro dio; in secondo luogo quale ragione lo fa spostare dalla sua posizione, ammesso che qualche volta si sposti; inoltre, dato che una caratteristica degli esseri viventi ? quella di desiderare qualcosa che si confaccia alla loro natura, vorrei conoscere quali siano i desideri degli d?i nonch? a quale scopo facciano uso del pensiero e della loro attivit? razionale; mi si chiarisca, infine, come possano essere felici ed eterni. Qualunque si tocchi di questi punti, si trova subito il lato debole: un ragionamento cos? male impostato non pu? trovare una conclusione.
 

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